Piccole abitudini per grandi cambiamenti di James Clear è un libro self-help molto pratico che ha conquistato un grande pubblico. Quest’opera presenta esempi pratici e consigli che il lettore può usare. Ma per fare cosa? A grandi linee, per crearsi un sistema utile a cambiare e migliorare la propria vita.

Recensione di Piccole abitudini per grandi cambiamenti

James Clear ha scritto un libro molto facile da leggere. E sopratutto, che va dritto al punto. Leggendolo, è facile capire perché è diventato un best-seller globale negli ultimi due anni.

Rispetto ad altri libri sul tema, l’autore si sforza di collegare sempre le nozioni teoriche con la pratica. Anche invitando in più modi il lettore a considerare quanto si pensa di aver appreso con la lettura rispetto alle azioni intraprese per raggiungere l’obbiettivo dell’apprendimento.

Per essere un libro che tratta molti temi astratti, gli esempi pratici non mancano. E Clear riesce a legare tutto quanto usando le abitudini come legame tra i vari contenuti. Quindi, non è forse un libro radicalmente innovativo. Ma sicuramente spiega bene concetti base che risuonano con un ampio pubblico.

Riassunto senza spoiler

L’idea di base di Piccole abitudini per grandi cambiamenti è prendere le nostre cattive abitudini e cambiarle. Ma il cambiamento deve essere progressivo e incrementale. Ovvero, procedere a piccoli passi ogni singolo giorno per grandi cambiamenti in un arco di tempo abbastanza lungo.

Un semplice modo per identificare e cambiare le cattive abitudini è il seguente metodo in tre fasi:

  1. Identificare la cattiva abitudine specificandone il sintomo, il desiderio, la risposta, e la ricompensa.
  2. Creare nuove abitudini molto più invitanti per quelli che sono i nostri standard.
  3. Tenere traccia del cambiamento e fare piccole revisioni periodiche.

Clear presenta la prima fase come un’attività di analisi. In altre parole, le cattive abitudini si innescano quando si presenta un motivo (un odore, un pensiero, etc.) o sintomo (una reazione ai propri valori o sentimenti).

Dobbiamo individuare la nostra risposta o azione che innesca questa abitudine e capire il desiderio che ci spinge a ripetere queste azioni. Se ci riusciamo, capiremo quale ricompensa speriamo di ottenere ogni volta.

Partendo dalla ricompensa, è possibile creare una nuova abitudine. La dobbiamo scegliere noi, renderla una risposta ovvia al motivo o sintomo. Inoltre, deve essere un’azione semplice e gratificante per permetterci di trasformarla in un’abitudine.

Infine, è bene tenere traccia delle abitudini da cambiare man mano che le consideriamo negative. Ogni giorno si può registrare il nostro successo nel trasformare noi stessi segnando quali azioni positive abbiamo fatto rispetto alle cattive abitudini segnate.

Esempi pratici ispirati dalla filosofia del libro

In qualità di caposquadra per il mio gruppo di networker, ho trovato numerose perle di saggezza. Il modo di semplificare le nuove abitudini mi ricorda il metodo per guadagnare con Fitline che usiamo.

Spesso, si ricorda che il punto di arrivo è quello di iniziare a cambiare con piccole modifiche e comportamenti migliori. Ad esempio, se si vuole aumentare il numero di ore passate a dormire, basta andare a letto un minuto prima del normale.

Questo metodo è molto efficace. Guadagnando anche solo pochi minuti in più di sonno a settimana, si arriverà a ottenere una qualità della vita migliore. E lo stesso vale per tutte le altre abitudini che si  riuscirà a cambiare con piccoli cambiamenti ma sforzi costanti.