In passato, lo si definiva “rimuginare”. Oggi, si preferisce il termine inglese “overthinking”. Ma la sostanza rimane la stessa: la tendenza a riflettere in modo ossessivo su determinati pensieri ha risvolti davvero negativi sulla nostra salute. Scopriamo quali sono e come liberarsene.

Perché pensare troppo fa male?

La nostra mente è lo strumento più evoluto che possediamo. Ogni giorno, elaboriamo migliaia di pensieri. Alcuni, non li percepiamo nemmeno. Ma in qualsiasi caso, crediamo nei nostri pensieri e questa attività ci permette di vivere una vita funzionale e serena.

Purtroppo, la serenità può finire bruscamente quando ci impuntiamo su alcuni pensieri problematici.  Quando lo facciamo, la nostra attenzione ed energia si riflette verso l’interno, finendo con l’isolarci da tutto ciò che ci circonda.

Presto, costruiamo una realtà intorno a quei pensieri problematici. E d’un tratto, trasformiamo il pensiero in problema. Anziché focalizzarci su pensieri positivi o attività che possono farci sentire meglio. Come risultato, cominciamo a intaccare la nostra salute fisica e mentale. Perdiamo il buonumore e ci sentiamo bloccati.

Questi sono solo alcuni dei danni dell’overthinking. Nei casi più gravi, si possono innescare processi come:

  • atarassia o distaccamento dalle proprie emozioni
  • autolesionismo da sofferenza emotiva
  • depressione, senso di ansia e disagio psicologico
  • perdita di autostima

Come comportarsi per spezzare il circolo vizioso dei pensieri ossessivi

Non c’è alcun dubbio che smettere di dare attenzioni ad alcuni pensieri sia difficile. Del resto, non basta ricordarsi che pensare troppo fa male per distrarsi e tornare a sorridere. Abbiamo dei pensieri che rubano le nostre energie e dobbiamo affrontarli in qualche modo.

Alcuni validi suggerimenti ci arrivano da una tecnica nota come defusione cognitiva. Lo scopo di questo metodo è separare il tuo io dai tuoi pensieri. Infatti, si basa sul concetto che tendiamo a fonderci con i nostri pensieri negativi, creando il problema che ci assilla.

1. Impara quali regole mentali determinano il tuo comportamento

Molti dei nostri comportamenti si basano su regole che neanche processiamo. Un esempio classico è quello del “non dire no per non far sentir male gli altri”. Se si segue alla lettera questa regola, ci si sentirà costantemente ansiosi e preoccupati riguardo ciò che si fa o dice.

Questo genere di regole sono inventate. Quasi sempre, sono state inculcate dalla nostra famiglia o società. Ma se crescendo non le riconosciamo e cambiamo, finiamo con il pensare troppo.

2. Allarga i tuoi orizzonti

Fare qualcosa di diverso può distrarti per qualche minuto. Ma spesso, abbiamo bisogno di cambiare mentalità per smettere di pensare troppo.

Una soluzione pratica molto utile è quella di buttarsi in una nuova attività. Una che ti mette alla prova e ti fa uscire dalla tua zona di comfort, oltre a ricompensarti bene, come il network marketing.

3. Rielabora il tuo dialogo interiore

Nessun pensiero negativo potrebbe demoralizzarti se non vi fosse una ripetizione meccanica e verbale a suo sostegno. In altre parole, il modo in cui parli a te stesso/a ha una grande influenza sul tuo comportamento. Se cambi il tuo dialogo interiore, ritroverai il controllo sui tuoi pensieri.

Quando un pensiero negativo ti turba, riformula il modo in cui descrivi tale evento. Osserva il tuo pensiero descrivendolo in questo modo: anteponi “Mi rendo conto che sto avendo un pensiero che dice…”.